Post produzione fotografica

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Post produzione fotografica

Post Produzione fotografica perché? L’inizio.

La post produzione fotografica così tanto amata ma anche odiata da molti fotografi! Io sono uno di quei fotografi che amo la post produzione. Intendiamoci bene: amo la post produzione di qualità, quella di alto livello, quella che da il giusto valore all’immagine realizzata. Amo tutte le cose belle e quindi anche le fotografie ben realizzate e ben ritoccate. In questo articolo voglio spiegare perché un fotografo nella piena maturità di età ed artistica senta la necessità di specializzarsi nel ritocco fotografico di qualità. Nel mio studio in Provincia di Siena ricevo come clienti anche fotografi che si affidano alla professionali del ritocco professionale, anche solo per velocizzare il loro flusso di lavoro

Per  questo occorre andare indietro di qualche anno, tornare a quando ho iniziato.

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Ora la prima “sberla” a quei fotografi che sostengono che la post produzione ha “distrutto la fotografia”.  Ho iniziato a scattare fotografia in bianco e nero quando avevo 14 anni e sviluppavo i negativi e poi stampavo da me, in camera oscura. Sono arrivato a 30 anni che avevo raggiunto una qualità molto avanzata. Come tutti i puristi del bianco e nero avevo imparato come determinare certi effetti sia in sviluppo che in fase di stampa: tiraggio, sviluppo più spinto, effetti grana; oppure in fase di stampa con adozione dei vari filtri per il contrasto, oppure l’applicazione di maschere. Se questi signori avessero veramente fotografato in analogico e poi avessero conosciuto photoshop avrebbero scoperto (l’acqua calda) che il programma ricalca quello che manualmente veniva fatto. Infatti chi ha inventato photoshop lo ha fatto per aiutare e facilitare il lavoro del padre fotografo!

Il cambiamento.

La post produzione fotografica non ha ammazzato la fotografia: ha semplicemente (per modo di dire) dato uno strumento al fotografo in un tempo dove la macchina fotografica stava cambiando.  I sensori hanno sostituito la pellicola, ma dato anche uno strumento che a mio parere é più veloce, più economico e di qualità superiore.

Sulla velocità ritengo che ci sia poco da aggiungere. L’istantaneità con cui possiamo vedere l’immagine e diffonderla è divenuto nella nostra cultura indispensabile. Pensate semplicemente ad un reporter: impensabili che le sue immagini arrivino dopo due giorni da un evento!

Sulla economicità: anche in questo caso ritengo che soffermarmi sia superfluo. Un fotografo di studio, a titolo di esempio, una volta fatto il settaggio delle luci usava (almeno nel medio formato) il dorso per la pellicola Polaroid per vedere in tempo reale se il set era stato ben allestito. I costi non erano molto contenuti. Aggiungi il costo della pellicola, dello sviluppo e della stampa dei provini e d ecco addio economia.

Sulla qualità desidero soffermarmi maggiormente perché è una delle diatribe (che personalmente non mi riguarda) tra analogico e digitale. Nella fotografia digitale sono convinto che si raggiunge la qualità maggiore.

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SCATTO, POST PRODUZIONE DI QUALITA’, STAMPA.

Affinché il risultato di una fotografia sia di qualità, occorre che lo scatto sia ben organizzato e studiato. La luce (naturale o artificiale) sia ben distribuita sul soggetto o prodotto e in linea con il mood prescelto. La post produzione deve avvenire con un flusso di lavoro efficace, strutturato, veloce e di alta qualità. Essere dei buoni fotografi non vuol dire essere altresì dei buoni ritoccatori o stampatori. In via teorica le tre figure sono tre professionisti distinti. E’ qui che nasce, a mio avviso il grande caos. Molti fotografi (anche professionisti) pretendono di sapere di post produzione quando hanno nozioni base dei vari programmi di ritocco. Ecco che il ritocco non risulta di qualità e le immagini prendono la nomea di “photoshoppate”. Chi sostiene che photoshop sia la rovina della fotografia non conosce photoshop, non sa cosa è una maschera di livello, una separazione di frequenze e che sopratutto venivano già utilizzate analogicamente in camera oscura.

La stampa di qualità si ottiene solo dopo aver lavorato con attenzione in fase di scatto e post produzione. Occorre avere monitor calibrati, stampanti o plotter di qualità, carte di stampa di qualità. In tutte queste tre fasi, per un risultato di qualità e di successo, è impensabile l’improvvisazione.

LA MIA FORMAZIONE NELLA POST.

Arrivato alla maturità professionale e anche di vita, ho sentito la necessità di approfondire e specializzarmi nel ritocco fotografico. La mia post fino a qualche anno fa era approssimativa. Non avevo nell’organizzazione del mio lavoro un’idea chiara di un flusso di lavoro adeguato, costante, veloce.  Avevo frequentato corsi con diversi docenti, ma non avevo ancora trovato ciò che cercavo. Tutti questi corsi non mi avevano dato uno strumento per un lavoro professionale, o comunque non erano serviti, se non solo in parte, a fornirmi un riconosciuto strumento di lavoro.

 

Dopo un’attenta analisi a quello che erano le mie necessità lavorative, ho scelto uno dei percorsi più complessi, ma anche tra i più validi, che io abbia affrontato. Mi sono iscritto in https://www.fotografiaprofessionale.it. E’ stato un percorso difficile ma entusiasmante, che mi dato la possibilità di confrontarmi con dei grandi professionisti. Studio e pratica hanno fatto crescere in maniera esponenziale la qualità della mia post. Sono stati quasi due anni complessi, ma oggi sono contento dei sacrifici fatti. Molti colleghi non hanno compreso il perché della mia scelta.

 

Io li ho dato questa risposta: ora mi sento un fotografo più completo. Conosco come affrontare certe problematiche per rendere una fotografia di impatto. Ho imparato, specialmente nella fotografia di still life, a effettuare dei foto -montaggi complessi che sono indispensabili per la fotografia di advertising. Sopratutto so cosa pretendere da uno scatto fotografico e cosa posso raggiungere in post produzione con un flusso di lavoro adeguato https://danielescalera.com/portfolio/.

Per il cliente si traduce in un risparmio: sia economico che di tempo.

SCUSATE SE E’ POCO!!

 

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