15 Nov Fotografia e fotografo di ritratto, un’esperienza di 30 anni
Fotografia e fotografo di ritratto! Molti mi chiedono quando ho iniziato. Rispondo che o iniziato tanto tempo fa. Ormai sono quasi 40 anni. Come tutte le persone della mia epoca ho iniziato a fotografare con la pellicola. Io preferivo quella bianco e nero, perché avevo uno zio che sviluppava e stampava le fotografie in casa. Per me, tutto il procedimento chimico era come un miracolo e mi affascinava. Il vedere prendere corpo di ciò che avevi visto prima e immortalato, era fonte di una grande emozione. Mi appassionai fin da piccolo al ritratto. Fotografavo le persone: parenti amici e amiche.
Sentivo una forte attrazione verso la fotografia di ritratto e per me era vera e propria forma di dialogo con la persona ritratta. La fotografia può essere una brava mentitrice, lo sa bene quella pubblicitaria, ma spesso rileva anche molti aspetti del nostro carattere, dei nostri stati d’umore. Ero e sono timido e introverso e spesso comunicare le sensazioni e anche le emozioni era, e ancora oggi lo è, difficile. Attraverso la fotografia riesco a esprimermi e nel ritratto fotografico e il dialogo, anche profondo con quella persona.
Mario M.
Ricordo i miei anni di liceo, quante volte scattavo un ritratto e una volta stampato lo regalavo alla persona interessata, a volte anche per far colpo. Oggi i giovani usano altri metodi per far colpo!
La fotografia e il fotografo di ritratto mi hanno permesso di “dialogare” con gli altri, mi ha regalato un ponte verso gli altri e sicuramente un’occasione per conoscerli meglio. Quando faccio un ritratto, la sessione fotografica dura veramente poco. E’ quello che precede cene è importante: conoscere e sapere qualcosa di chi hai davanti all’obiettivi. Farsi raccontare la sua storia e instaurare così un rapporto. Prediligo, almeno in questo caso, il bianco e nero.
Oggi lavoro principalmente nel mio studio in Provincia di Siena, dove posso avere ed offrire ogni confort.
Ecco che la fotografia di ritratto ha un’anima.
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